Le sirene non sono davvero malvagie come le leggende raccontano.
Un dettaglio importante viene da sempre omesso: il canto è uno strumento a loro utile per trovare l'amore. Si dice che la voce di una sirena sia udibile solo dalla sua anima gemella, ma rare sono le volte in cui queste creature riescono a trovarla tra le onde del mare. Proprio per questo, molte di loro escono dall'acqua e cantano sulla terraferma nella speranza di trovare il loro amore.
Zareb cresce con la convinzione che, un giorno, avrebbe udito il canto delle sirene; ma non si sarebbe mai aspettato di sentirlo tra le mura di quella casa.
Dopo quattro anni passati in prigione e sei mesi trascorsi in Russia, Zareb De La Rue entra a far parte dell'Alveare, un'associazione anti-mafia che dà la caccia agli Hells Angels ormai da anni, e viene ingaggiato per proteggere il figlio di Vincent Vaughan, capo dell'associazione e proprietario dell'hotel più antico di San Francisco.
Il suo nuovo lavoro si rivela più complicato del previsto: Alas non vuole essere protetto. Amante della cultura, della danza e della vita, il ragazzo si divide tra gli insegnamenti del padre - volti a farlo diventare il suo successore - e le sue passioni.
Zareb, d'altro canto, è costretto a seguirlo in ogni suo viaggio fisico ed emotivo. Presto, però, il loro rapporto si evolve e, con esso, nascono dei sentimenti difficili da controllare. Le circostanze non permettono ai due ragazzi di vivere la loro storia d'amore, ma il filo rosso che li lega sembra indistruttibile. Finché, un giorno...
"Uno novembre.
Ore zero quattro e sette di mattina.
Il soggetto è esausto, sembra delirante.
Si muove con lentezza nell'ombra, non reagisce agli stimoli.
I muscoli fanno scatti improvvisi e i farmaci non funzionano.
È un topo da laboratorio, gira e rigira nella sua ruota.
Non riesce a fermarsi, farnetica e fatica a stare dietro ai suoi pensieri.
E a quello che gli viene detto.
Quando chiude gli occhi, non percepisce la realtà, il suo respiro si intensifica e l'affanno diventa tale da non permettergli di riaprirli se non nel buio più totale.
Nella sua testa si ripete solo un'immagine: lei, con la pelle di luna e i capelli di sole.
Nuda tra le sue braccia.
Il soggetto sono io.
E non so più dove ho messo la testa."