Ci sono cose, piccole cose, che sembrano niente ma che per qualche motivo finiscono per cristallizzare nella nostra memoria. Il magico potere del poi, in seguito, le trasforma, donandogli i significati più inaspettati. Questo però, Ginevra Weasley, ancora non lo sa quando durante il suo quinto anno inciampa negli occhi grigi e angosciati di Draco Malfoy. Non può saperlo, è solo una ragazzina dopotutto. Neanche Draco Malfoy le riconosce queste piccole cose, il suo sesto anno ruota tutto attorno a un'unica grande e sovrumana impresa. Anche lui purtroppo è solo una ragazzino. Ma forse le capiranno più avanti, entrambi, quando di queste piccole cose avranno fatto una collezione. [Draco/Ginny] ___________________ "Seduto sulla cornice di un'antica vetrata, con le mani in tasca e la solita posa da sbruffone, Draco Malfoy la guardò di rimando. Ginny si ritrasse lievemente assottigliando gli occhi e, per la prima volta da cui aveva avuto il dispiacere di conoscerlo, desiderò ardentemente che lui la provocasse. Strinse la bacchetta fra le dita pregustando il momento in cui avrebbe potuto rispondere e urlare, e insultare, e picchiare, e perché no, lanciargli anche qualche fattura. Qualche piccola e innocua fattura. Ma Draco Malfoy fece la cosa più assurda che potesse fare. Abbassò lo sguardo e rimase in silenzio. Silenzio. Senza insultare, senza provocare, senza sputare veleno. Neanche un vago accenno alla loro familiare straccioneria. Un inverosimile e inquietante silenzio. Ginny rimase immobile con la bacchetta ancora stretta tra la punta delle dita, interdetta tra il dispiacere per quella mancata occasione di sfogo e l'estrema curiosità per un comportamento sorprendentemente così poco ostile. Sorprendentemente così indifferente. Sorprendentemente così poco da Malfoy."
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