All'interno delle solide mura della rinomata University of Nevada- Reno, tra apparenze e odio, inganni e bugie, avversioni e rivalità che proseguono da generazioni, fioriscono rapporti proibiti, dolori soffocati e ossessioni represse.
In una realtà fatta di abiti firmati, soldi e potere a palate, nel bel mezzo del deserto arido del Nevada sbocciano amori incompresi, ripudiati dalla stessa società che li ha visti nascere.
Le loro vite sono sempre state costruite su delle basi consistenti di finzione, di maschere fittizie da esporre in pubblico, sotto i riflettori di chi è costantemente pronto a giudicarli malgrado viva della stessa identica miseria.
Esther ha fallito nel ruolo che doveva interpretare. Un errore irrimediabile le ha strappato di dosso il travestimento, gettandola in pasto ai lupi, in una realtà fin troppo brutale per una ragazza di soli diciassette anni.
A fatto compiuto si è giocata non solo il suo futuro, ma anche la possibilità di godersi la vita come una qualunque adolescente della sua età.
A distanza di quattro anni e mezzo da quella notte del 14 febbraio, si trova a doversi riabituare al dolce sapore della liberà, ma anche a quello sgradevole della crudeltà, che fino a qualche anno prima l'ha accompagnata prudentemente nella crescita.
La sua immagine pubblica è impossibile da ripulire, tutti sanno quel che ha fatto.
Tutti hanno la presunzione di affermare ferreamente di sapere come sono andate le cose.
Però, oltre lei, sono in pochi a conoscere la vera realtà dei fatti.
Avrà senso concedere spiegazioni in sua difesa quando ha già rinunciato a farlo il giorno in cui ha ammesso la sua colpevolezza difronte a un giudice?
Sarà rilevante il motivo per cui è giunta a compiere quell'azione tanto estrema, quando sono tutti focalizzati a crederla una spietata assassina?
E soprattutto, potrà mai guardare in faccia Jayden e reprimere il senso di colpa per avergli ucciso il fratello?
[IN CORSO]
«non mi interessa neanche il nome di quel ragazzo»
«tutti sanno chi è lui»
«io non sono tutti, cara»
svoltai i tacchi e me ne andai a testa alta con il mio egocentrismo, non mi interessava di nessuno, pensa quanto me ne potesse fregare di un puttaniere, proprio nulla.