Babilonia, 323 a.C.
Il palazzo reale era silenzioso.
Erano perdute le discussioni lungo i corridoi illuminati dalle torce, perdute le risate che risuonavano nelle ampie sale, perduti sembravano essere persino i respiri, nella morsa indomabile della morte.
Alessandro Magno, re di Macedonia, conquistatore dell'impero Persiano, faraone d'Egitto, colui che si spinse fino alle Indie, era malato. Non fu colpa della lama nemica, fu il suo stesso corpo a arrendersi; mentre la sua mente lo divorava e i suoi demoni lo tormentavano, vide con i suoi stessi occhi il suo passato, ne sperimentò le gioie e i dolori, con la consapevolezza che presto avrebbe perduto ogni cosa.
La memoria, la grandezza, la fame di conquiste, la vita stessa.
O forse... il fato sfugge agli uomini, imprevedibile; solo lui poteva stabilire se era giunto il tramonto di Alessandro.
1945. Roma.
Una giovane donna lavora all'interno di una organizzazione che si occupa di aiutare i bambini e i ragazzi sopravvissuti ai campi di sterminio. Attraverso le loro storie ricorda anche la sua storia di guerra, nel 1943, quando l'occupazione tedesca inizia a Roma, risalendo pian piano tutta l'Italia, già stremata da anni di guerra, che si ritrova in una situazione ancora più disastrosa, nella quale l'alleato diviene l'occupante.
Nasce proprio in questo anno una forte resistenza, che cerca in qualsiasi modo, anche con attentati alla forza occupante, di liberare il paese.
La vita, in particolare, di questa giovane donna e della sua famiglia cambia drasticamente, perché saranno costrette a lottare contro i loro stessi ideali.
Le vicende narrate all'interno della storia intrecciano continuamente vita e morte, amore e odio.
**Il testo verrà pubblicato una volta a settimana, il venerdì.**
Iniziata il 26.07.24