Un IDOL per fidanzato

⚠️ Alcuni capitoli descrivono contenuti espliciti sessuali.
La lettura è quindi sconsigliata ai lettori facilmente impressionabili da questa tematica.

Ha ragione, ma non mi sarei mai immaginata di rimanere in Corea per così tanto tempo.
-E per la sistemazione come facciamo? Non possiamo stare per anni qui in affitto-, dico perdendomi nelle mille domande che stavano iniziando a formarsi nella mia testa.
La porta vicino a noi si apre ed esce JK, -Allison, il sig. Choi vorrebbe parlare con lei- dice in un perfetto Americano.
Lei annuisce e, tirando su le spalle, sgattaiola via come una bambina appena sgridata dalla madre.
Mi giro dandogli le spalle cercando di concentrarmi sui miei dubbi e sulle possibili soluzioni.
-C'è un accordo anche su dove starai per i prossimi mesi- dice alle mie spalle.
Mi giro di scatto e lo vedo appoggiato al muro, rivolto verso di me.
-Come? E dove devo stare?- chiedo troppo furibonda per pensare razionalmente.
Lui sorride facendomi venire i brividi, poi si avvicina lentamente, tanto da far sfiorare i nostri corpi.
È alto almeno dieci centimetri in più di me e con i capelli mossi, lunghi fino alle spalle che ora gli ricadono ai lati del viso, mi guarda con gli occhi carichi di qualcosa.
Non capisco che tipo di sentimento stia mettendo in questo sguardo, ma io lo reputo di sfida.
Alza la mano lentamente portandola vicino alla mia guancia, la sfiora appena e poi si avvicina al mio orecchio chinandosi un po'.
-Con noi. Vivrai con noi sette-.