Giulia è ormai abituata alla morte. Di solito si mette in disparte, sapendo che nessuno l'avrebbe notata ma temendo lo stesso di essere d'intralcio. È un vecchio vizio, che si porta dietro fin da piccola, quando ha cominciato a fare quegli strani sogni. All'inizio, non capiva bene qual era il confine tra il sonno e la veglia. Non sapeva che anche volendo, non avrebbe potuto fare niente per fermare quello di cui era testimone. Paralizzata, assisteva agli eventi come una spettatrice passiva. A volte allungava le mani, quando l'irrazionalità aveva la meglio. Ma le dita sfioravano quelle dell'assassino e della vittima senza toccarle. Finché non aveva capito che non esisteva in quella realtà. Loro erano i vivi, lei era il fantasma. Fin quando non si fosse svegliata.