Chiusero entrambi gli occhi e soffiarono delicatamente sui soffioni esprimendo un unico desiderio. Una volta riaperti notarono intorno a loro i semi bianchi di cui erano composti i fiori danzare trasportati dalla leggera brezza che accarezzava anche le loro guance. "Se ti dico cosa ho desiderato secondo te porta sfiga?" "Dipende" rispose Andrea prendendo la mano di Daniele "posso esaudirlo?" "Ho desiderato di diventare il tuo ragazzo" ammise imbarazzato "e tu il mio ovviamente". Andrea lo guardò negli occhi incredulo dalla gioia e lo tirò poi verso di sé per cingerlo in un abbraccio "non hai nulla da temere" sussurrò "ho desiderato la stessa cosa".