Esattamente come i precedenti (ormai andati) qui scriverò le cose che odio di più sottoforma di sfoghi P.S. Conterrà parolacce di ogni tipo, a volte anche bestemmie

IN QUESTO LIBRO CI SONO ANCHE BESTEMMIE, QUINDI LEGGETE CON CONSAPEVOLEZZA E NON CAGATE IL CAZZO NEI COMMENTI!!! Esattamente come i precedenti libri della rabbia (ormai defunti) qui scriverò le cose che odio di più sottoforma di sfoghi P.S. Conterrà parolacce di ogni tipo, a volte anche bestemmie

Esattamente come i precedenti libri della rabbia (ormai defunti) qui scriverò le cose che odio di più sottoforma di sfoghi P.S. Conterrà parolacce di ogni tipo, a volte anche bestemmie

LO RIPETO PER L'ULTIMA VOLTA:IN QUESTO LIBRO CI SONO PAROLACCE E BESTEMMIE, QUINDI SE VI DANNO FASTIDIO ANDATEVI A LEGGERE QUALCOS'ALTRO Esattamente come i precedenti (ormai andati) qui scriverò le cose che odio di più sottoforma di sfoghi P.S. Conterrà parolacce di ogni tipo, a volte anche bestemmie

Esattamente come i precedenti libri della rabbia (ormai defunti) qui scriverò le cose che odio di più sottoforma di sfoghi P.S. Conterrà parolacce di ogni tipo, a volte anche bestemmie

una raccolta di brevi componimenti poetici, di temi, di pensieri, di lettere che ho scritto nel corso degli anni (principalmente in italiano, ma è possibile trovare testi anche in francese e in spagnolo).

E se Alice fosse arrivata tardi in aereoporto?

Cosa accadrebbe se due ragazzi si incontrassero? Cosa succederebbe se si piacessero e iniziassero a frequentarsi in segreto, senza che nessuno sappia qualcosa? Sarebbe strano se per cammuffarsi questi ragazzi sceglieranno di chiamarsi rispettivamente Bisha e Bae? Do Kyungsoo si intrometterà nella vita dei suoi discepoli? Yixing abbraccerà qualche bestia di satana con sè? E Taemin? Si sacrificherà di nuovo per la pace del suo popolo? Nota Bene: I ragazzi non hanno facce, nel senso che non ci sono persone vere che li interpretano, quindi a voi la scelta. A eccezione degli esseri divini. Inoltre molti personaggi sono "morti", poichè vi sono divinità importanti!

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Nel grande bazar della vita, le etichette sono il prezzo che paghiamo per cercare di dare ordine al caos. Immagina un mondo senza etichette: sarebbe un vortice senza fine! Come distingueresti un "esperto di cucina" da chi brucia la pasta ogni volta? E come definire un "pazzo" se non con la parola "genio", celata dietro un'eccentricità studiata? Le etichette, in effetti, sono nate molto tempo fa, probabilmente nell'epoca delle caverne, quando qualcuno si rese conto che era più semplice chiamare l'altro "cacciatore" piuttosto che descrivere dettagliatamente "quello che corre e porta il mammut". Da lì, la classificazione ha preso piede, creando categorie sempre più specifiche. Oggi, siamo maestri nel classificare. Ti piace lo Champagne? "Ah, un uomo di gusti sopraffini!" Sei vegano? "Un santo dei giorni nostri!" Sei Transgender? Omosessuale? Etero? Nero? Bianco? Pansessuale? Chi? Cosa? Benvenuto nel club delle etichette difficili da pronunciare. La lista cresce, e con essa, la domanda: queste definizioni ci aiutano davvero o ci confondono ancora di più? Perché se da un lato il nostro catalogo ci offre un modo per orientarci nel mondo, dall'altro rischia di ridurre l'essenza di chi siamo a una semplice etichetta su un barattolo. Un viaggio tra identità e percezione, dove ogni etichetta ha il suo peso e il suo significato, ma forse, alla fine, ciò che conta davvero è ciò che non siamo.