I miei passi fanno rumore sull’acciottolato sconnesso. Non c’è quasi nessuno in questo posto, d’altra parte è mattina presto. È pieno agosto, ma il vento che oggi sferza il cimitero di Londra è piuttosto gelido. È come se anche l’estate avesse paura di manifestarsi, dopo gli eventi del mese scorso; come se il sole si fosse fatto velo con le nuvole per non vedere gli orrori che hanno infestato cielo e terra.