La fredda brezza notturna, intrisa del sapore acre del fumo di incenso e della putrefazione di una terra morente, accarezza la mia pelle martoriata. La visione del Sole che sorge è solo un ricordo sbiadito nella memoria, e il vento che un tempo portava profumi di fiori ora trasporta lamenti inarticolati di anime perdute. I miei occhi scrutano il panorama devastato, un mosaico di rovine e cadaveri, in cui la luce fioca delle stelle fatica a penetrare. Le strade, un tempo animate dal calpestio della vita, giacciono deserte e silenziose. Il mare, una volta fonte di vita e abbondanza, ora ansima come una bestia morente. Ras, la nostra terra, è avvolta da una notte eterna, un'ombra profonda che inghiotte ogni speranza. Il sapore dell'aria è carico di un'essenza maligna, il gusto di ferro delle lacrime versate. Il suono della disperazione si fonde con il canto lugubre del vento, mentre il tatto si perde nell'asprezza delle macerie. Eppure, nonostante il caos, il richiamo delle nostre anime resiste, come un fiore fragile che cerca la luce in mezzo all'oscurità. Sento il peso dell'abisso nei miei passi incerti, ma la mia mente è una fiamma che arde con la determinazione di chi non accetta l'oblio. La mia ricerca è un'odissea attraverso terre devastate, alla ricerca di risposte intrappolate nell'eco di antichi rituali e nella nebbia dell'ignoto. In questo mondo contorto, le sette sataniche tessono fili oscuri, ma io sono determinato a svelare il velo di mistero che avvolge il destino di Ras. Il crepuscolo delle speranze può essere solo il prologo di un'epica lotta, dove il profumo avvelenato dei tradimenti si scontra con il profumo dolce della redenzione. Attraverso il buio, il mio spirito continua a cercare la luce, perché anche nell'ombra più densa, la vita persiste. E così, mentre il mondo si contorce nelle grinfie del male, il mio viaggio prosegue, un passo alla volta, verso l'orizzonte incerto, dove forse troverò la chiave per redimere Ras dalla sua agonia.
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