📌1 libro della trilogia dell'Eversor
📝ESTRATTO: "Mi riscossi e mi rimisi il cappello, poi mi accesi un'altra sigaretta e andai verso un ragazzo che strisciava perché non riusciva a rialzarsi, lo feci mettere supino con un piede e mi accovacciai accanto a lui. Lo avvolsi con una nuvola di fumo "io faccio quello che mi pare, quando e dove voglio" dissi. Poi sotto il suo sguardo terrorizzato gli spensi la sigaretta sulla fronte ascoltando le sue urla come fossero musica."
"si pensava che Il Dominatore fosse nato sottoforma di salvezza, ma anche di sfida, una sfida per gli uomini. Se non fossero riusciti ad addomesticare quell'uomo così potente, e si narra che avesse il cuore di ghiaccio, allora egli avrebbe distrutto il mondo, infatti una tribù di druidi aveva attribuito al Dominatore anche il nome "Eversor" che in latino significa: distruttore, sterminatore, rovina. L'unico modo era purificare il suo cuore da tutta la malvagità e scioglierlo dal gelo". "Per esempio con l'amore?" Aveva chiesto una ragazza smilza dai capelli biondi. " Si certo.. ma ragazzi, è una leggenda,non esiste alcun Dominatore.""
""una leggenda narra che ci fosse un uomo, uno di noi, che era diverso.. - Il Dominatore, pensai - secoli fa ce n'era uno e veniva chiamato Il Dominatore, sin da piccolo uccideva e fu soppresso da bambino dalla sua stessa madre. Ma egli è destinato a tornare. Tutti pensavamo che Derek Evans fosse Il Dominatore, stavano tutti alla larga da lui, finchè non sei arrivata tu.. ci hai scombussolato le idee insomma, chi di voi due è Il Dominatore? Perché avete lo stesso cognome e vi assomigliate tanto? Siete praticamente uguali. Perché avete lo stesso carattere? Ma soprattutto, Il Dominatore esiste veramente? Perché Zoe, se uno di voi è Il Dominatore, vi daranno la caccia " ero stravolta. Io e Derek eravamo gli unici? Mi sentivo estremamente legata a quel ragazzo che neppure conoscevo."
Completa- Primo libro: Dark plume, "La comunicante".
Bianca Ignoti è una ragazza comune. Forse troppo. Ha una vita tranquilla e un lavoro da cameriera in aeroporto. Vive da sola a Milano, circondata dai suoi affetti e dalle poche amicizie che ha coltivato negli anni e soprattutto ama la sua vita. In ventitré anni un solo evento ha sconvolto la sua quotidianità, la scomparsa della sua migliore amica Roberta, ma, purtroppo o per fortuna, lei di quella giornata non ricorda nulla. Di quella mattina di novembre ha un vuoto, non sa cosa sia successo, l'unica cosa che sa, è che dietro alla sua nuca da allora c'è impressa sulla pelle una piuma nera. Non ricorda come si sia procurata quel segno, ma lo odia. E' una cicatrice che la marchia e la costringe a coprirsi sempre il collo. Vive la sua vita ignara di cosa le riserva il futuro e di cosa è nascosto nel suo passato, fino a quando un giorno, dopo la fine del turno a lavoro, viene aggredita da un Anemone e un uomo dagli occhi ambra la salva. La sua vita tranquilla ora non esiste più. Il destino è venuto a bussare alla sua porta e lei non può fare altro che aprire.
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