
Critica al modello totalitario-indifferentista adottato in ambito familiare, il cui uso in spefici casi offre ragione sufficiente per dover agire nei confronti di questo modello, e definire i limiti entro i quali l'azione genitoriale deve essere confinata per evitare qualsiasi conseguenza alla fragile vita che nasce da un simil nucleo, e che da tale nucleo trova il suo primo punto d'approdo nel reale. Contenuto della disamina qui presente è la propensione del genitore verso il figlio. Centralità del discorso è la snaturata concezione della famiglia e del genitore, che diventa talvolta sinonimo di ricchezza e potere, cosa che porta la vita che sosta in tale punto, luogo di conseguenze distruttive.All Rights Reserved