Lux è un giovane lupo, e ha appena smesso di essere un cucciolo e quindi bisogna festeggiare tutti assieme; ma ad un certo punto Demons suo padre, prende totalmente il controllo di quella che doveva essere una felice festa, incominciando a raccontare le grandi battute di caccia e le famosissime lotte che il loro branco aveva fatto durante il corso della sua esistenza, e di quanto i suoi padri erano orgogliosi di come oggi viveva il branco; Lux odiava tutto questo, il padre metteva sempre su di lui un mucchio di aspettative, tantissime, troppe, e lui spesso sentiva dentro di sé qualcosa rompersi, e ferirlo, teme di non essere quello giusto, non è neanche il primo genito, però suo padre punta tutto su di lui, ed è proprio in quel momento che camminando arriva fino al grande salice, quello fu il primo pezzo di territorio che i suoi antenati riuscirono a chiamare casa.
Appena messo il muso tra i bellissimi rami centenari del albero, al suo naso si avvicinò l'odore di una cagna, non era il solito tanfo però, era un odore dolce e selvatico, di muschio bianco e cannella, quello fu l'inizio di una storia d'amore tra il lupo predestinato, quello che avrebbe dovuto occuparsi di milioni di ettari di territorio, e rendere fieri i suoi antenati, è una bellissima cagna di razza svizzera, bianca completamente bianca. Una storia d'amore tormentata da problemi rivali e un padre opprimente.
Almeno una volta nella vita, quando arrivava Natale o qualsiasi altra festività, ognuno dei nostri genitori riceveva una chiamata dai proprio amici. E nessun figlio poteva mettersi in salvo quando dal proprio genitore veniva pronunciata la fatidica frase: "Vieni al telefono, c'è la 'zia' che vuole salutarti".
Eppure Charles mai e poi mai si sarebbe aspettato che, all'età di ventisei anni, proprio quella 'zia', si sarebbe presentata alla sua porta di casa, proponendogli una richiesta più che folle. Sophie Garcia desiderava chiedergli una cosa che lui nemmeno sapeva esistesse ancora nel ventunesimo secolo: un matrimonio combinato.
Vincent Garcia era un noto mafioso francese. Per stringere accordi con un suo alleato e espandere i suoi giri loschi, aveva intenzione di donare sua figlia, Francesca, in matrimonio ad un uomo ormai anziano. Sophie, assolutamente in disaccordo con le scelte del marito, sapeva che l'unica cosa che avrebbe potuto salvare la sua bambina era niente di meno che un altro matrimonio. Un matrimonio con un uomo abbastanza potente da non poter essere nemmeno sfiorato dalla forza criminale che esercitava suo marito. Un uomo tanto pazzo, ma buono, da poter accettare tale offerta. E quell'uomo non poteva essere nessun altro se non il dolce figlio della sua cara amica: Charles Leclerc.
Per quanto non mancasse di personalità, Charles era un uomo altruista. E fu proprio ciò a fregarlo. Fu proprio quell'altruismo a spingerlo a sposare una donna che nemmeno conosceva. Privandosi della possibilità di sposare una donna che amava davvero ed avere un matrimonio felice. Eppure, la vita non era mai stata una questione di tenere sempre in mano le carte buone, ma di saper giocare bene una mano svantaggiosa.
Charles non poteva più tirarsi indietro, doveva giocare la sua partita e comprendere di dover cambiare strategia nel momento in cui quel matrimonio stava iniziando ad essere non più un obbligo, ma un qualcosa di più grande.