Artemide - cronaca di una battuta di caccia

*ESTRATTO*
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La storia è una rivisitazione del mito classico di Artemide e Atteone [1], riadattato per denunciare la deriva morbosa della stampa moderna e la violazione della privacy. Figlia di un'importante famiglia, Artemide, ragazza avvolta nel mistero, che nessuno ha mai visto, è leader di un popolare movimento per la salvaguardia della natura e il crescente numero dei suoi sostenitori fa tremare i potenti. Spinto dalla sete di conoscenza e dall'idea che l'immaginario collettivo si è fatto di lei, il giornalista Atteone decide di scoprire, a qualunque costo, i segreti della giovane con la scusa di un'intervista. Ma ciò che inizia come una telefonata innocente porterà ad un imprevedibile epilogo...

Un racconto dove il mito diventa metafora della nostra epoca, dove la libertà di stampa è spesso abusata per diffondere false verità e fake news, senza rispetto per l'integrità delle persone coinvolte.

[1]
Secondo il mito antico, nel corso di una battuta di caccia, Atteone provocò l'ira della dea Artemide quando la sorprese mentre faceva il bagno all'ombra della selva Gargafia. La dea, per impedire al cacciatore di raccontare quello che aveva appena visto, lo trasformò in un cervo che poi, scappando, venne raggiunto dai suoi cinquanta cani. Gli animali, non riconoscendo il padrone, lo sbranarono.