"A coloro che
temendo di annegare negli abissi,
hanno scelto di vivere in superficie,
ignorando che la vera profondità
si trova nella luce che mai toccarono."
"Eterno Respiro" è il viaggio silenzioso e struggente di una ragazza, Martina Clerici, una ragazza che impara, un frammento alla volta, a darsi un nome interiore. Cresciuta tra stanze che parlano poco e silenzi che pesano più delle parole, ha sempre avuto la sensazione di esistere solo a metà: abbastanza per sentire tutto, troppo invisibile per essere davvero vista.
Il libro racconta il suo inizio - non quello anagrafico, ma quello più profondo: il momento in cui si accorge, per la prima volta, di esserci. Di respirare non solo per vivere, ma per sentire. Di voler lasciare un'impronta, anche se piccola, anche se solo dentro di sé.
Tra memorie d'infanzia, prime crepe familiari, gesti semplici e rivelazioni senza clamore, questa è la storia di una ragazza che cresce senza fare rumore, ma con una coscienza che si allarga come l'eco in una stanza vuota. L'identità qui non è un punto d'arrivo, ma un respiro che ritorna, che attraversa ogni pagina con discrezione, con grazia, con verità.
"Eterno Respiro" è un romanzo intimo, scritto con voce limpida e radicata, che mescola il quotidiano all'universale. Un libro per chi si è sempre sentito "fuori campo", per chi vive tra le righe, per chi porta dentro di sé una domanda che non ha ancora forma ma già brucia.
Non è una storia che cerca risposte.
È una storia che si lascia ascoltare. Come un respiro. Lento. Infinito. Eterno.
Questo libro è una sorta di autobiografia, ma non nel senso classico.
Non parlo direttamente degli eventi della mia vita, ma delle emozioni che ho provato nel viverli.
È un viaggio attraverso i pensieri più bui, le sensazioni più pesanti, i momenti in cui tutto sembrava crollare senza motivo apparente.
Parlo di disturbi reali, di dolore reale, ma anche di confusione.
Non so se tutto ciò che ho vissuto abbia un nome clinico. Non ho diagnosi scritte su carta, ma ho sintomi che si sentono sulla pelle, nella testa, nello stomaco.
Questo libro è per chi si è sentito sbagliato, rotto, fuori posto.
Per chi mangia troppo o non mangia affatto.
Per chi si guarda allo specchio e si odia.
Per chi si è fatto male con le sue stesse mani, o con i suoi stessi pensieri.
Per chi passa da una dipendenza all'altra.
Per chi non sa bene cosa ha, ma sa che qualcosa non va.
Scrivo per non impazzire.
Scrivo perché magari, tra tutte queste parole, qualcuno si ritrova.
E si sente un po' meno solo.
E forse anche io.