Violet Bloodrose ha lasciato alle spalle un passato avvelenato-- letteralmente.
Cresciuta sotto l'opprimente dominio di genitori spietati, ha sopportato anni di tossine che hanno corroso corpo e mente. E anima. Eppure, malgrado tutto, è una forza della natura: ribelle fino al midollo e fervente sostenitrice del motto "Una piccola bugia non ha mai fatto male a nessuno", la sua lingua è affilata come se fosse un dono del Diavolo.
Fuggita da un passato che le ha lasciato solo cicatrici e domande senza risposta, Violet trova rifugio nel "The Icehouse", un club sotterraneo di Brooklyn dove l'anarchia è legge e i segreti sono la valuta corrente. In questo labirinto di vizi e misteri, incontra Theodore Ashveil. L'uomo è tanto affascinante quanto pericoloso, e... oops, è anche il figlio del suo capo.
Il loro incontro è tutt'altro che armonioso. Violet, con il suo spirito indomito, si scontra continuamente con Theodore, il quale sembra intenzionato a piegarla al suo volere. È un gioco di potere e seduzione in cui entrambi cercano di prevalere, ma nessuno dei due è disposto a cedere.
Per Violet, però, c'è un'unica ossessione che domina ogni pensiero: la scomparsa della sua sorellina minore. La ricerca di risposte è la sua unica priorità, e ogni distrazione è vista come un lusso imperdonabile. Mentre si immerge nei meandri oscuri del "The Icehouse" e scopre segreti che si intrecciano in modi inquietanti con Theo, Violet si trova di fronte a una scelta cruciale: fino a che punto è disposta a spingersi per svelare la verità sulla scomparsa di sua sorella?
E che prezzo è disposta a pagare, per le conseguenze che comporterà?
Cassie Brooks ha una grande certezza nella vita: Reed Westbrook ha fatto di tutto per cercare di rovinargliela.
Sfortuna vuole che lui sia riuscito ad entrare prima di lei nell'università che ha sempre sognato, la Stanford, e questo per Cassie è solo uno dei tentativi di Reed di farla dannare.
Questo però è il suo anno. È stata finalmente accettata alla Stanford ed ha trovato un piccolo appartamento abbordabile in cui stare senza gravare sulla madre. Avrà un coinquilino certo, ma sempre meglio delle spese ingenti di una camera a Stanford. Non le resta che cominciare a informarsi sui requisiti dell'MCAT per entrare post-laurea nella "Stanford School of Medicine" e convincere il coach della squadra universitaria di atletica a metterla tra i velocisti.
Ma sopratutto: eviterà come la peste Reed Westbrook.
In fondo, il campus è grande e quante probabilità ci sono che dopo due anni lui sia ancora uno dei migliori velocisti della sua generazione? Magari si è infortunato nel frattempo.
Ciò che Cassie non ha considerato però, è che esattamente come lei, ogni velocista ha una caratteristica fondamentale: non si ferma mai fino a quando non ha tagliato la linea del traguardo.
𝓑𝓮𝓷𝓿𝓮𝓷𝓾𝓽𝓲 𝓪𝓵𝓵𝓪 𝓢𝓽𝓪𝓷𝓯𝓸𝓻𝓭 𝓤𝓷𝓲𝓿𝓮𝓻𝓼𝓲𝓽𝔂! 🎓
"𝒲𝒽𝑜 𝓌𝒾𝓁𝓁 𝒸𝓇𝑜𝓈𝓈 𝓉𝒽𝑒 𝐹𝒾𝓃𝒾𝓈𝒽 𝐿𝒾𝓃𝑒?"