Mi presento, sono Ace Collins, e quella che state per leggere è la mia storia.
Prendete un respiro profondo, mettevi comodi e allacciate le cinture perchè sarà un viaggio che vi condurrà attraverso i lati più oscuri e perversi della mia vita.
Consiglio la lettura a coloro che hanno la mente aperta, senza pregiudizi o tabù.
Se siete dei moralisti, oppure delle finte sante, se vi offendete facilmente, vi sconsiglio vivamente di leggere oltre.
Estratto:
Fin da ragazzina, sono sempre stata attratta da tutto ciò che era pericoloso.
Ero spesso alla ricerca di nuove sensazioni, e ogni occasione era buona per mettermi nei guai, solo per il gusto di sentirmi viva.
Ficcavo spesso il naso in cose che non mi riguardavano e facevo domande che non dovevo fare.
Ma ero anche la figlia maggiore di una famiglia cristiana, nata da genitori fanatici religiosi a cui non piacevo.
Secondo loro, avevo una mentalità troppo aperta e libera, e questo era visto come un problema da risolvere.
Per le loro regole e convinzioni, ero una ragazza corrotta e ribelle, e il mio comportamento andava assolutamente corretto.
Sapevano che con le buone non mi avrebbero mai potuto controllare ne sottomettere. Cosi, sono passati alle maniere forti:
Mi torturavano, e nei modi più atroci.
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Le mure antiche della Hazard University nascondono segreti ben più oscuri. La Sigma Tau, la confraternita d'elite che perdura da generazioni, detiene il potere assoluto.
i suoi appartenenti godono di privilegi e ricchezze senza pari, sono l'incarnazione della decadenza e dell'arroganza nella loro forma più crudele.
Il gioco "Predator Vs Prey" è il loro divertimento preferito.
Una caccia in cui possono dare sfogo a ogni desiderio oscuro e proibito senza che nessuno osi opporsi.
"Uno novembre.
Ore zero quattro e sette di mattina.
Il soggetto è esausto, sembra delirante.
Si muove con lentezza nell'ombra, non reagisce agli stimoli.
I muscoli fanno scatti improvvisi e i farmaci non funzionano.
È un topo da laboratorio, gira e rigira nella sua ruota.
Non riesce a fermarsi, farnetica e fatica a stare dietro ai suoi pensieri.
E a quello che gli viene detto.
Quando chiude gli occhi, non percepisce la realtà, il suo respiro si intensifica e l'affanno diventa tale da non permettergli di riaprirli se non nel buio più totale.
Nella sua testa si ripete solo un'immagine: lei, con la pelle di luna e i capelli di sole.
Nuda tra le sue braccia.
Il soggetto sono io.
E non so più dove ho messo la testa."