Questo libro è un viaggio tra il visibile e l'invisibile, il reale e l'immaginato. Si tratta di una narrazione che affonda le radici nel mondo antico dei miti e delle leggende, ma allo stesso tempo, si pone come una riscrittura liberamente ispirata a uno dei testi più affascinanti e controversi della letteratura esoterica: il Discorso de' Vampiri di Girolamo Tartarotti Davanzati.
Pubblicato nel XVIII secolo, questo trattato si proponeva di indagare, con uno spirito razionale e scientifico, il fenomeno dei vampiri, che all'epoca destava grande preoccupazione in molte regioni d'Europa. Davanzati, con un approccio innovativo per il suo tempo, cercava di distinguere il folklore dalla realtà, esplorando il confine sottile tra superstizione e conoscenza. Il presente volume, senza la pretesa di essere un'opera di filologia o di critica storica, attinge liberamente a questo testo, reinterpretandolo in chiave narrativa e immaginifica.
Le figure e le tematiche del trattato diventano qui personaggi, luoghi e vicende che esplorano i temi universali della paura, della morte, dell'immortalità e del mistero che avvolge l'ombra del vampiro. Non vi è, dunque, la pretesa di rimanere fedeli al testo originale, bensì di usare quell'antica saggezza come trampolino per una storia che oscilla tra il gotico e il soprannaturale, tra il passato e l'eterno presente del mito.
Attraverso queste pagine, invito il lettore a immergersi in una narrazione che tenta di dare nuova vita a concetti antichi, con la speranza che, nella reinvenzione della leggenda, si possa trovare una nuova dimensione del mistero che tanto affascinava i lettori di Davanzati.
Buona lettura.All Rights Reserved