Se la gentilezza avesse un nome, quasi sicuramente prenderebbe quello di Maria Lea Clarke; una giovane marketing manager, che punta al posto di direttore operativo nella grande azienda Harper&Co. Nulla le era mai stato regalato, aveva sempre dovuto lavorare sodo per guadagnarsi da vivere, soprattutto per non pesare sulle spalle di suo padre, che nel suo piccolo, non le aveva mai fatto mancare nulla, nonostante le varie difficoltà economiche della famiglia.
Philippe Hill Harper, al contrario della ragazza, era cresciuto in una famiglia benestante, ciò non significava che anche lui non avesse dovuto faticare per raggiungere i propri obiettivi e farsi strada nell'azienda di suo padre, Archie Elliot Harper; un uomo un po' introverso, ma non era sempre stato cosi, non prima della morte di sua moglie Lilith. Amava immensamente suo figlio, ma senza la sua amata, essere genitore, con il tempo iniziava a pesargli sempre di più.
Dopo tanti sforzi, finalmente Philippe stava per prendere il posto di suo padre nella Harper&Co come CEO, il lavoro per cui si era preparato da tutta la vita.
Maria ammirava il signor Archie e sarà sempre grata per l'opportunità che le era stata data, cosi come la crescita e formazione lavorativa che l'azienda le aveva donato, ma una cosa era certa, Philippe Harper non era suo padre e stava per scoprirlo.
''Non ne capiva la motivazione, ma con Maria tirava fuori la parte peggiore di lui.''
''La detestava perché le ricordava l'animo buono di sua madre.''
A volte, per poter raggiungere uno scopo, c'è bisogno di provare e riprovare.
Un bel voto in un compito in classe, una promozione lavorativa, l'ammissione a un concorso, il tiro al bersaglio.
Anche togliersi la vita non è facile, Harry lo sa bene.
Tutto cominciò da quando il piccolo aveva sei anni e suo padre decise di schierarsi dalla parte degli uomini violenti, che sgretolano la vita di una famiglia apparentemente perfetta. Ma Harry sapeva che non era stata colpa della mamma a far perdere lui il lavoro, nonostante quell'uomo che si faceva chiamare "papá" ripetesse tutto il contrario. Non era colpa sua se era rimasta incinta di lui così giovane, costringendo entrambi i genitori a dover interrompere gli studi proprio durante l'ultimo anno di college. E non era neppure colpa sua se, durante una normalissima giornata di scuola dove nuovi lividi e nuovi soprannomi beffardi scalfivano il povero Harry, arriva al suo orecchio la notizia di un incidente. Un incidente che ha coinvolto proprio l'ultima persona che gli era rimasta: sua madre.
Improvvisamente la terra inizia a sprofondare sotto alle esili gambe di chi, da giorni, ha toccato si e no uno spicchio di una mela e inghiottito litri d'acqua per sopperire la fame. Tutto intorno a lui si fa opprimente come nel bel mezzo di un uragano, il vento talmente forte da stordirti e farti cadere al suolo. Inizia così la ripida discesa del sedicenne, già cosciente di avere un tipo di depressione incurabile.
Ma, per la prima volta, non è da solo.