❤️Ìren mi mise in mano un cestino pieno di semi. Di fronte a noi, un campo di terra smossa, vangata.
"Sono fiori" mi disse, in risposta al mio sguardo. "Sono varietà che si piantano ora, per vederle sbocciare in primavera".
"Ah..." dissi io, pensando.
"Cosa c'è?" Chiese lei, studiando attenta il mio sguardo.
"È che... sembra solo fango. E se fosse solo fango?" Chiesi, pensierosa.
"Nemmeno il fango è solo fango" disse Ìren, piccata.
"Sì, ma... se poi non riesce a cambiare, anche se ci prova, e alla fine rimane... solo fango?" La vista di quel campo mi dava più angoscia di quella che si potesse pensare.
Ìren mi guardò, uno sguardo dolce.
"Se è solo fango, ci pianti un seme". Rispose, annuendo.
"E poi?"
"E poi, sopra il fango, ci crescono i fiori."
Guardò il mio viso, ancora assorto.
"Stella..." la guardai, i suoi occhi, quasi trasparenti, nei miei "continui a piantarci semi, capisci? Continui a seminarlo, quel tuo fango. E quando cresceranno i fiori, il fango non si vedrà più".
"I fiori però poi muoiono..." gli feci notare, mormorando.
"Sì" ammise lei, annuendo. "La vita è come il susseguirsi delle stagioni, non puoi lasciare che accada e basta. Devi continuare a vangare, a seminare, a ripulire. Aspetti che sbocci il frutto del tuo lavoro, poi lo raccogli e, quando ti sembra ci sia di nuovo solo fango, ricominci a darti da fare".❤️
Stella è una cantante, e cammina sola in mezzo alla neve, la sera della vigilia di Natale.
Pensa di stare andando alla solita cena tra amici d'infanzia, ma non sa che stavolta quella cena farà in modo che più di una persona riceva un regalo per la vita.
Questa storia è per chi ama l'amore in tutte le sue manifestazioni, per chi si emoziona ascoltando una canzone, per chi ha gli occhi sempre rivolti al cielo. È per chi ama ridere fino alle lacrime e piangere fino ad esaurirle.
È per chi ha avuto almeno un grande amore nella vita, o per chi ancora lo sta aspettando.