Lungo la dorsale appeninica un treno si ferma: una ragazza viaggia da sola, guarda il suo riflesso sul finestrino. Cosa vede?
Entusiasmo per la nuova vita a Milano, il desiderio di coltivare un amore che l'ha preceduta nella metropoli, e qualcos'altro. La voglia di rivalsa, di mostrare agli altri, ma soprattutto a sé stessa, che i suoi scritti ne valgano la pena. Che lei ha qualcosa da raccontare e che il mondo ha bisogno di ascoltarla.
Sullo stesso treno viaggia una ragazza, si accomoda accanto a lei. Si chiama Nana, ironia della sorte: hanno lo stesso nome. Ma questa non è l'unica cosa.
Quello che loro non sanno è che le accomuna anche lo stesso furioso desiderio di farcela. Di essere riconosciute, riconfermate e, più di tutto, amate.
Dal testo:
"Solastalgia. La nostalgia di casa che si prova quando si è ancora lì. C'è chi l'ha classificata persino come malattia, un po' come la melanconia. μέλας «nero» e χολή «bile.
Mi sentivo così quando ero con te, Nana. Ti guardavo e provavo una nostalgia di te così intensa da farmi lacrimare di notte, da portarmi a stritolarti nella morsa delle mie braccia, assillata dal terrore di perderti, dalla convinzione che la profezia si sarebbe avverata
ancora e ancora, tapparelle abbassate e un cuore di calore in un letto striminzito.
Un quartiere isolato che aveva accolto due isolate sole emarginate come noi. E quando quelle notti ti stringevo, dita a formare ragni di ossa, fronte contro fronte, io pensavo solo che fosse tutto perfetto. E che lo sarebbe stato per
sempre, se tu non te ne fossi mai andata via. Un equilibrio precario che impiegava tutte le sue forze per restare intatto.
Che fatica, no? Ma ci abbiamo provato, ci abbiamo provato davvero, Nana. E alla fine è successo. E sono rimasta solo io.
Tu dimentichi in fretta, Nana.
Io vivo affinché le persone non si dimentichino di me.
Ma alla fine lo fanno tutti.
E così anche tu.
E resto solo io.
Io senza di te.
Io."
Tutti dicono che gli opposti si attraggono, ma se gli opposti non fossero più tanto opposti e forse più simili di quanto si pensi?
Celine è una ragazza di ventidue anni, come tutti ha i suoi demoni passati, che nasconde dietro i suoi occhi ghiacciati e l'espressione di una ragazza irraggiungibile, pericolosamente bella, una forza magnetica enorme e una voce cristallina, in grado di incantare tutti.
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"Firenze sai, non è servita a cambiarla..."
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He fell First She fell harder
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-Okok, scusa Regina delle nevi.-
-Regina delle nevi?-
-Si, perché hai gli occhi del colore del ghiaccio e lo sguardo di chi vuole dimostrare fredda come il ghiaccio.-