34 parts Complete Bianca Marino era nata nel cuore della Sicilia, in una famiglia dove il silenzio era più prezioso dell'oro. Suo padre, Don Salvatore, era uno dei capi storici della vecchia guardia mafiosa. Per tutti era "il Signore", per lei era solo un uomo dallo sguardo duro e dalle mani sempre pulite, anche quando ordinava di sporcarle.
Bianca aveva imparato presto le regole del gioco. Nessuna università, nessuna carriera tradizionale: la sua vita era la famiglia, ma non nel senso romantico. A diciassette anni, parlava come un avvocato e pensava come uno stratega militare. Quando suo padre venne arrestato in una maxi-operazione, fu lei, contro ogni previsione, a prendere le redini dell'organizzazione.
All'inizio, nessuno la prese sul serio. Una donna a capo di un clan? Sembrava una barzelletta. Ma bastarono pochi mesi e due cadaveri spariti nel nulla per far cambiare idea a tutti.
Bianca era diversa. Non voleva solo gestire traffici e affari sporchi. Lei sognava un potere silenzioso, fatto di investimenti puliti, politici corrotti al momento giusto, e una rete di alleanze che nessun procuratore potesse spezzare. Portò l'organizzazione fuori dalla violenza cieca e la trasformò in un impero economico invisibile, moderno, e insospettabile.
Ma il passato non si dimentica. Quando suo fratello minore venne rapito da un clan rivale, Bianca tornò a mostrare i denti. Ordinò un'azione che entrò nella leggenda criminale come La notte delle lame bianche. Nessuno parlò, nessuno vide nulla, ma al mattino otto uomini erano scomparsi, e il ragazzo era a casa.
Da allora, il suo nome divenne un sussurro nei corridoi del potere e nei vicoli delle città. Alcuni la temevano, altri la rispettavano, ma tutti sapevano una cosa: Bianca non era mai stata l'ombra di suo padre. Era un capo nuovo, spietato e visionario, e aveva riscritto le regole del crimine.