"A me non sembra normale
Ma cos'è normale?
È una parola, una preghiera di uso abituale"
Entrambi urlavano libertà, lei con la danza, con l'espressione del movimento e del corpo, lui con il canto, con la forza della voce e con l'unicità del suo suono.
Teia Gigli, 18 anni, capelli ricci, mori, folti e difficili da gestire, occhi marroni molto scuri, il sole in persona, con il sorriso sempre stampato sul volto anche se vorrebbe scappare dal colore della notte che la tiene sveglia, ferma nel disordine dei pensieri accanto a lei.
Questa confusione scompare quando mette piede in una sala di danza. I pensieri si annullano e se ne creano altri, positivi e negativi, che la aiutano a crescere, "not metter what" ormai diventato il suo motto.
Alex wyse, 24 anni, la malinconia, la luna, capelli mori la maggior parte delle volte scompigliati e in disordine, occhi marroni che brillano, esprimono felicità e piangono, anche se odiano farlo in pubblico. Trova pace davanti a persone, ad urlare sogni al cielo aspettando che ricadano.
Tra i due nascerà una forte intesa durante ad un concerto del cantante italo-venezuelano Mida, amico di Alex.
Continuerà il rapporto o si fermerà ad uno sguardo in mezzo a milioni di persone? Andrà tutto liscio come nelle favole?