Memorie di un romanzo crudo

Vanessa è una ragazza di 18 anni del Sud Italia, una terra che ama ma che sente come una prigione. Dopo il diploma, decide di fare un'esperienza all'estero per trovare indipendenza e imparare una nuova lingua, convinta che la distanza possa darle una nuova identità e un po' di pace. Ma non sta solo scappando dalla sua terra: Vanessa sta fuggendo da se stessa.

Dietro il suo sorriso e il desiderio di avventura si nascondono ferite profonde, segreti che le sussurrano nelle notti insonni, e un cervello che non smette mai di parlare. Ogni sua scelta sembra dettata da una forza invisibile, da una voce che non riesce a spegnere. È schiava delle sue ossessioni, incatenata da rituali mentali che cerca di ignorare, ma che le consumano ogni respiro.

La nuova vita all'estero, però, non è come la immaginava. Mentre cerca di integrarsi in un mondo nuovo, imparando la lingua e vivendo una routine apparentemente normale, Vanessa scopre che la fuga non basta. I cunicoli bui che ha lasciato in Italia la inseguono anche lì, costringendola a fare i conti con i segreti che ha cercato di seppellire.