"Ti odio così tanto, Riddle," sibilò Hope, con la voce che tradiva un misto di rabbia e vulnerabilità, mentre le mani di Mattheo si infilavano con disinvoltura sotto la sua minigonna.
"Dillo ancora"" rispose Mattheo, con un sorriso arrogante e provocatorio, chinandosi per avvicinarsi al suo viso, come se volesse respirare quelle parole direttamente dalle sue labbra.
"Dimmi che mi odi, lupetta," continuò, la voce bassa e graffiante, mentre le sue dita sfioravano lentamente la pelle della sua gamba nuda, lasciando una scia di calore che le fece mancare il fiato.
Hope sentì il corpo tradirla: il respiro si spezzò in un ritmo irregolare, e un brivido le percorse la schiena, facendola tremare contro la sua volontà. Ogni fibra di sé voleva resistere, ma il cuore le martellava nel petto, confondendo la sua mente.
Chiuse gli occhi per un istante, cercando di soffocare il caos che si agitava dentro di lei.
Poi lo guardò dritto negli occhi, decisa a non lasciargli vedere quanto fosse vulnerabile.
"Ti odio davvero," disse, la voce carica di tensione e fiato corto. "Ma odio ancora di più il fatto che tu ami sentirlo."