E se fossero Clarke e Lexa a parlare? Non la mente razionale, non il cuore che batte frenetico, ma quella voce profonda che sorge quando il mondo si ferma, sospeso. Ho scritto ciò che sentivo, non con le mani, ma con il fiato, come un sussurro che il bosco custodisce. Un incontro casuale-o forse no. Forse il destino si diverte a disegnare sentieri che si intrecciano, come radici sotto i nostri piedi. Clarke e Lexa, figure scolpite dalla luce e dall'ombra, si trovano lì, tra i tronchi immobili e il vento che racconta storie mai ascoltate.
Ho immaginato il dolore come una fiamma sottile, che non brucia ma scalda, e i sentimenti come un torrente che non sa trattenersi, che rompe gli argini senza chiedere permesso. Forse non c'è nulla di nuovo qui, eppure ogni parola che ho scritto è nuova per me, nata dal momento in cui l'immagine è esplosa nella mia mente. È come un sogno che non vuole svanire, che ti rimane addosso anche quando apri gli occhi.
Buona lettura. E siate clementi...
T/n è la migliore amica di Ziggy,anche l'unica,per le vacanze sono andate al campo nightwing dove c'è una brutta rivalità tra Sunnyvale e Shadyside,ma qualcosa sia al Campus che tra loro due sta per cambiare