Dal primo capitolo: "IL NOME DEL PAZIENTE È JOHN SMITH, MASCHIO SUI 30 ANNI, POLSO DEBOLE E SFUGGENTE, PRESSIONE 80 SU 30. METTETELO SOTTO MONITORAGGIO RESPIRATORIO PER CONFERMARE LA DIAGNOSI E TROVARE UNA CURA!" Aveva detto Thomas entrando di corsa a seguito dei paramedici dei vigili del fuoco che trasportavano la barella verso la terapia intensiva dell'ospedale. "Insufficienza respiratoria confermata, causa un grave attacco d'asma, Dr. Thompson!" Aveva risposto subito una specializzanda del 4 anno. "Intubatelo ora!" Aveva risposto Thomas immediatamente senza pensare. "Il sistema circolatorio sta collassando, lo stiamo perdendo!" Aveva detto la specializzanda non appena l'elettrocardiogramma iniziò a emettere quel fastidioso rumore piatto. "C'è bisogno di 30 cc di nitroglicerina! AVANTI JOHN! RESTA CON NOI!" Aveva detto Niall salendo sul lettino per iniziare a fare il massaggio cardiaco mentre Thomas preparava il defibrillatore. "Resta con noi John...forza!" Questo è quello che solitamente vediamo nelle serie TV, medici che in maniera frenetica si spostano da un paziente all'altro cercando di salvare la vita di tutti. Crediamo spesso che siano come dei supereroi che possono fare miracoli ma spesso ci dimentichiamo che anche loro sono semplicemente umani e come tutti possono avere un passato più o meno bello... Io non sono un medico, ma ho medici in famiglia e ne vado fiero. Tutte le procedure che verranno descritte o citate all'interno di questa storia sono state approfondite tramite ricerche online e informazioni apprese da manuali di medicina. Ma siccome anche io sono umano potrebbero esserci delle imprecisioni. A tutti i medici del mondo che cercano ogni giorno di lottare contro la morte per far trionfare la vita, a tutti coloro che cercano di rendere felice un bambino nonostante una malattia in stato terminale. A chiunque abbia passato un Natale senza le persone care perché venute a mancare troppo presto. Questa storia è per voi.All Rights Reserved