... Rimango solo, avvolto dall'eco di quello che è stato e di quello che non sarà mai più. La Route 66 si distende davanti a me, una linea sottile che si perde nell'orizzonte. Le luci del Virgin Motel sono ormai un ricordo, come i volti che l'hanno abitato.
Mi ritrovo di nuovo sulla strada, come sempre. Derek Drake, il DJ di un motel che forse non è mai esistito, un narratore di vite che si sono intrecciate per una notte e poi sono svanite con la stessa leggerezza con cui sono apparse.
Il vento porta con sé l'ultima nota di una canzone dimenticata. Mi infilo la giacca, stringo il microfono che non ha più una radio a cui parlare e riprendo il mio cammino.
Forse domani troverò un altro motel, un altro palco invisibile in cui le anime di passaggio si fermano per raccontarsi. O forse no. Ma continuerò a camminare, perché la strada non finisce mai davvero.
E mentre scompaio nella notte, con la luna che illumina la sabbia e i pensieri, mi rendo conto che non importa se il Virgin Motel fosse reale o solo un sogno. Ciò che conta è che, per una notte, le nostre vite si sono incontrate.
E questa, dopotutto, è l'unica verità che la musica conosce.