Estratto del Prologo :
C'erano sogni, come pagine di libri sgualciti, abbandonati su uno scaffale polveroso, dimenticati da tutti.
Erano storie non lette, desideri sospesi nell'aria, con la loro freschezza sfumata, come l'inchiostro sbiadito dal tempo.
Ogni sogno aveva un volto, un nome, un desiderio, e lì stavano, invecchiando in silenzio, tra le pieghe del passato.
Libri che custodivano segreti e speranze, giacevano quieti, avvolti da una fragile coltre di oblio. Quanti racconti si erano addormentati in essi?
Frammenti di vita mai iniziate, prologhi interrotti, promesse sospese come un soffio di vento che si perde nell'eternità.
La polvere che li ricopriva non era solo una patina del tempo, ma il segno tangibile di ciò che il mondo aveva lasciato andare.
I loro colori, che una volta erano vibranti, si erano attenuati fino a diventare sfumature di ricordi, trasformandosi in ombre malinconiche di ciò che avrebbe potuto essere.
C'erano una volta le storie, quelle che avevano la luce tra pagine invisibili, che si confondevano con l'aria, sussurrando parole di una bellezza malinconica, che niente era riuscito a spegnere del tutto.
Dediche di vecchie ere, si insinuavano tra le pieghe del cuore di chi aveva amato, di chi aveva desiderato, di chi aveva creduto nella magia.
Tra le profondità degli oceani, tra le cime delle montagne, tra le stelle, nella musica, sulle nuvole, tra le mille vite vissute, pezzi di universo si erano poi sparse, colorando il bianco pallido di fogli in attesa.
Come un vortice, aveva trasportato negli occhi dei sognatori, un viaggio senza fine, dove la realtà si confondeva con la magia.
Oltre i confini del conosciuto, si trovavano luoghi fantastici, melodie cantate da chi quei posti li aveva esplorati nella memoria immaginaria.
"Chi avrebbe avuto la forza di leggerle?", si domandò un eco lontano.
"Chi sarebbe stato tanto coraggioso da entrare in quella biblioteca incantata?", chiese l'infinito.......
Those who were taken...
They never came back, dragged beneath the waves never to return.
Their haunting screams were a symbol of their horrific deaths.
Like shadows they lay in wait, the deep blue waters hiding them from view.
With sharp claws they attack,
Pointed fangs tearing into skin,
Eager mouths devouring human flesh.
Cally was taken, dragged under the water by one of the vicious creatures. But she was not devoured nor torn apart by ruthless claws--no.
She was a captive.
~•~
Water instantly invades her senses. Her eyes sting, her lungs and nose burning. She thrashes, kicks, claws--anything to get away. Her efforts go to waste as her body slowly starts to shut down, the air in her lungs quickly being replaced by sea water.
Cally is vaguely aware of arms wrapping around her waist and behind her head before she loses consciousness, submerged in darkness.
And so she is taken.
Another victim of the mysterious sea.
《Completed》
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