La memoria è fallace, inganna, dimentica, fa suo ciò che vuole tenere per sé, crea falsi ricordi.
Il corpo invece non dimentica mai, ha una sua memoria e se la tiene stretta per non trattrici in inganno, per ricordarci chi siamo.
Ma della memoria del suo corpo Ezio se ne fa poco, non sa più chi è, come si chiama, da dove viene, come sia giunto lì. Conosce solo Antioco, che avrebbe dovuto essere il suo spietato aguzzino ma che invece lo accudisce, gli cura le ferite, poi lo ignora per giorni e poi torna da lui. Ed Ezio se ne innamora, lentamente, inesorabilmente, anche se non ricorda l'amore. Si lascia trasportare dal suo carattere volubile, dai suoi capelli scuri, dalla sua intelligenza, dal suo profumo di olio di rose, ma sopratutto dai suoi occhi neri come una notte senza stelle.
Ed è così che due ragazzi alle porte dell'età adulta, della vita, si conoscono e si riconoscono.
E se da un lato l'uno cura all'altro le ferite fisiche, l'altro gli cura le ferite dell'anima, perché il corpo ricorda, ma è nell'anima che risiede l'amore.
La storia si colloca al tempo della prima Guerra Sacra combattuta tra Delfi e Cirra, conclusasi dopo dieci anni, nel 585 a.C., con la capitolazione di quest'ultima (l'ho fatta facile non voglio tediarvi, per contesto quelli di Delfi sono stati degli stronzi). Eventi e personaggi sono di fantasia, così come l'ambientazione, romanzata per rendere più fluente la narrazione.
Teodoro, nome proprio di persona maschile singolare. Deriva dall'antico nome greco Θεόδωρος (Theódoros); è composto dai termini θεός (theós, "dio") e δῶρον (dòron, "dono"), quindi può essere interpretato come "dono di [un] dio".
Nella pianura veneta, dal 1911 al 1960, una saga familiare si intreccia con le vicende dell'Italia rurale, tra amori passionali, dolori strazianti e l'ombra di due guerre mondiali.
L'esodo verso il Nord America segna la vita di generazioni, mentre nascite, matrimoni e lutti si susseguono in un vortice di emozioni.
La morte di alcuni protagonisti sconvolge la famiglia, ma l'amore e la speranza resistono, raccontando una storia di resilienza e coraggio.
Copertina creata da @AutriciAudaci