Delirio.

Vincent Declan.
Uno psichiatra di 43 anni che nasce lì dove sono i soldi a parlare, ed è proprio grazie ad essi che saprà costruirsi un futuro.
Per via del suo titolo, però, non sembra essere importante ciò che giace dietro ad una nobile facciata.

Attraverso una scrittura che intreccia poesia, psicologia e un crudo realismo, "Delirio" esplora i lati più nascosti dell'animo umano, svelando le paure, i terrori e i meccanismi di una personalità spezzata.
Racconta senza filtri il vortice dei suoi pensieri: amori fugaci e tormentati, pulsioni distruttive, confronti spietati con il suo riflesso interiore.

Le sue esperienze di sesso, amore e solitudine diventano specchi deformanti di un io in lotta con sé stesso.

Non è una lettura leggera.
È un'opera che scava nel profondo, che mette a nudo la fragilità di una maschera apparentemente indistruttibile.
Consigliata solo a chi è pronto a confrontarsi con le ombre della mente e a guardare senza paura il riflesso della sofferenza umana.