𝓥𝓮𝓻𝓼𝓲 (𝓜𝓪𝓵)𝓼𝓬𝓻𝓲𝓽𝓽𝓲

Raccolta di poesie che preferivo non pubblicare ma lo farò lo stesso è un viaggio intimo e brutale attraverso il disordine dell'anima. È un libro scritto nei momenti in cui l'autore, cioè io, avrebbe preferito tacere, ma le parole si sono ribellate, chiedendo di essere ascoltate. Ogni poesia è una confessione, un errore trasformato in arte, un'ombra che diventa luce sul foglio.
Questa raccolta non è un rifugio, ma uno specchio spietato: riflette insicurezze, angosce, desideri inconfessabili e il caos di chi cerca un senso nelle piccole rovine quotidiane. È un'opera per chi non ha paura di guardare oltre le apparenze, per chi accetta che la fragilità sia una forma di forza e la vulnerabilità un atto di coraggio.
Non troverai rime perfette o messaggi positivi da copiare su un biglietto d'auguri. Troverai cicatrici, risate amare, verità stonate e, forse, una parte di te stesso che avevi dimenticato. Pubblicarlo è stata una lotta; leggerlo potrebbe esserlo altrettanto. Ma, in fondo, è proprio questo il punto: affrontare ciò che avremmo preferito lasciare nascosto.