Sono nata con i draghi. Ho aperto gli occhi e una luce calda ha squarciato le tenebre delle mie palpebre chiuse. D'un tratto potevo vedere le ombre di quella luce danzare sulle mie mani e sulle mie gambe. Ho steso le ali in tutta la loro grandezza, e la spessa membrana ha strisciato contro la parete di pietra. Ho sentito la carezza del calore sul mio viso, del fiato sulle mie spalle, ho sentito le squame sulla mia pelle che riflettevano la luce in lampi dorati. Ho allungato le mani verso la fonte di quel calore e le ho sentite bruciare. E poi ho toccato lui. Ho allargato le dita sulle squame che ricoprivano il suo corpo, ho sentito il battito possente del suo cuore e ho sentito il mio sincronizzarsi, ho appoggiato l'orecchio sul suo petto per seguirne il movimento e ho inalato il suo respiro di fuoco. In principio, lui era tutto. Era aria, era fuoco, era carne e respiro, gioia, tristezza, amore. Per pochi attimi sono sprofondata nei suoi occhi grandi e gialli, splendenti tanto da accecare. Ero in pace. E poi tutto mi è stato portato via.All Rights Reserved
1 part