Amaro

Non sono una persona impulsiva. O meglio, lo sono nella rabbia, ma nella vita no. Ho letto che non bisogna mai decidere quando si è fuori equilibrio.

Ecco, se c'è una cosa certa, ma certa come la morte, è che io sicuramente, in questo momento, sono fuori equilibrio e di decisioni non ne dovrei prendere. E invece sono qua a scrivere e a pubblicare la mia parte più intima. Io, che non mostro i miei sentimenti. O almeno, una delle mie tre personalità non lo fa.

Perché stai facendo questa cazzata?

Bella domanda del cazzo.
Sinceramente? Non lo so.

Forse è per colpa di quell'universo che mi si è aperto davanti, o meglio, di quell'universo che non doveva esistere, e invece eccolo lì, a sorridermi con la tua faccia. Una faccia che non avrei mai dovuto vedere, una voce che non avrebbe mai dovuto chiamarmi per nome, non qui, non adesso.

Lo capite il paradosso?
Perchè se esiste un universo in cui siamo estranei, allora ne esiste per forza uno in cui ci apparteniamo. Uno in cui le nostre scelte non ci hanno portato qui, dove tutto è spezzato, ma altrove, dove ancora ci riconosciamo.

E io? Io in quale dei due voglio stare?

Volevo solo una vita normale. E invece ho trovato te. O meglio, ho trovato la possibilità di noi.

E fa paura da morire.