Artemisia era sempre stata spettatrice della sua vita, come una marionetta mossa dal burattinaio, il quale era talmente abile da avere sempre un pubblico ad ammirare i suoi spettacoli, composti da centinaia, migliaia o forse miliardi di persone. Nessuno sapeva il numero esatto, ma si sapeva invece che ogni tanto qualche burattino scompariva, venendo subito sostituito da uno nuovo, altrettanto scialbo e impotente. Le marionette che scomparivano non sparivano solo dalla scena, ma anche dalla storia, perché mai l'autore avrebbe dovuto riportare i suoi errori, dopotutto? Era lui a scrivere e lui a decidere chi tra i suoi personaggi si sarebbe realizzato e chi invece sarebbe stato dimenticato.
Tuttavia, certe marionette dimenticate non restarono tali, perché capirono il segreto del burattinaio, e iniziarono a usare qualcosa che veniva sempre sminuito: il pensiero.
Questo è il caso di Artemisia, una giovane donna che vide oltre la realtà, e si liberò della presa del burattinaio, per poi iniziare a vivere. Ma non è come si liberò che racconta questa storia, perché ciò che conta adesso, è il futuro, un futuro libero da ogni filo e burattinaio, in cui tutto può accadere e niente è deciso, perché il destino ha perso i fili di una sua marionetta.
Benvenuti nel mondo di A Puppet's story, un mondo dove il destino determina tutto. Sarete in grado di distinguere il suo volere dal vostro?