Due famiglie, un tempo legate da un rapporto solido, ora si odiano senza possibilità di riconciliazione. Un incidente ha spezzato tutto, trasformando l'affetto in rancore, la fiducia in diffidenza. Nessuno parla apertamente di ciò che è accaduto, ma il dolore e la rabbia permeano ogni sguardo, ogni parola non detta.
In mezzo a questo odio ci sono loro: Charlotte e Noah. Cresciuti con il peso di una guerra che non hanno mai compreso fino in fondo, hanno imparato a vedersi come nemici, a evitarsi, a guardarsi con disprezzo ogni volta che si incrociano nei corridoi del liceo. È quello che le loro famiglie si aspettano da loro. È quello che dovrebbero volere.
Ma l'odio è un'arma instabile. Più si scontrano, più si provocano, più il confine tra ostilità e attrazione diventa sottile. Lei, con il suo carattere duro e cinico, non riesce a ignorare la sua presenza, la sua freddezza, il modo in cui sembra sempre trattenere qualcosa. Lui, cupo e tormentato dai sensi di colpa, si costringe a respingerla, a ricordarsi chi è. A ricordarsi che non merita di avvicinarsi a lei.
Ripper è un biker tosto e spregiudicato, un ragazzone largo come un letto a due piazze che non ha paura di niente e nessuno. Gira con la sua banda, i Death's Angels, seminando il panico di città in città. Uno stile di vita che sembra tagliato su misura per il gigante motorizzato, se non fosse che una notte Ripper decide di lasciare gli Angels.