giorno 541. un anno e non so quanti mesi, dall'uccisione dei miei genitori. un anno e non so quanti mesi, che sono rinchiusa qui dentro, senza la possibilità di ricevere un minimo di amore. sembra un eternità dall'ultima volta che ho sentito il calore di un abbraccio. rileggo il copione che ho in mano, per la centesima volta, nella speranza che stavolta la memoria e il buonsenso prevalgano sull'ansia. La mia mente ormai non si sofferma più sulle parole incise su questa lurida carta, le recita a memoria come se fossero una poesia. Stavolta c'è la puoi fare Sibilla. Ti basta recitare queste parole, e sorridere anche se senti il vuoto dentro. Nessuno si deve accorgere di quanto sei rotta dentro. Nessuno deve rendersi conto che i tuoi occhi sono spenti e stanchi di cose già viste. Coppie felici che entrano nel nostro istituto, nella speranza di trovare la parte mancante della loro relazione, guardano tutte sorridendo, immaginando un futuro ipotetico con loro; poi incrociano i miei occhi, e come se facessi paura, distolgono immediatamente lo sguardo. Chissà cosa ho che non va. Spero solo che qualcuno una volta decida di non distogliere lo sguardo da me, e di riuscire a scorgere oltre le apparenze... E proprio quella mattina, mentre ripetevo qualcuno urlò da dietro la porta, mentre infliggeva tocchi pesanti sul legno della mia porta: "Sibilla di sotto ti attendono, vogliono conoscerti." Spero solo che stavolta non sarò scartata nuovamente. ⚠️DARK ROMANCE NON ADATTO A TUTTI: contiene linguaggio scurrile, scene spinte e spargimenti di sangue⚠️All Rights Reserved
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