Dopo il suo rapimento, Bakugo non viene salvato dagli Eroi. Si aspetta che vengano a prenderlo, che Aizawa o All Might facciano qualcosa, ma nessuno arriva. Shigaraki gli offre una scelta: restare e trovare il suo posto in un mondo che non lo considererà mai abbastanza, oppure tornare dagli Eroi che lo hanno abbandonato.
Inizialmente, Bakugo odia tutti nella Lega. Non si fida di loro, si ribella, ma pian piano inizia a vedere che, anche se sono Villain, non sono così diversi dagli Eroi: hanno i loro ideali, il loro senso di famiglia.
Nel frattempo, Aizawa non si arrende. Cerca Bakugo, cerca di riportarlo indietro, ma ogni volta che si incontrano, Bakugo si spinge sempre più lontano. All Might, invece, è devastato, si sente responsabile per aver fallito con lui.
Ma Bakugo non è un semplice Villain. Non accetta gli ordini di Shigaraki, non combatte per All for One. Inizia a cambiare la Lega dall'interno, convincendo alcuni di loro a prendere di mira non gli innocenti, ma il sistema che li ha resi Villain. La sua presenza porta scompiglio, crea divisioni: alcuni lo seguono, altri lo vedono come una minaccia.
Aizawa riesce a parlargli, cerca di fargli cambiare idea, e per un attimo Bakugo dubita... ma ormai ha trovato una nuova famiglia. E non può più tornare indietro.
In un'epoca in cui la linea tra eroi e villain è sempre più sottile, la storia di Misaki rappresenta l'incarnazione del conflitto tra luce e oscurità, tra destino e libero arbitrio. La sua esistenza pone una domanda fondamentale: può una persona sfuggire all'ombra del proprio retaggio e forgiare il proprio cammino per diventare eroe?