Lei non era quella bambina che aveva paura del mostro sotto al letto, anzi, gli teneva la mano. Nata nel cuore di Hurricane, nello Utah, Aurora Wendy Emily era l'inaspettata prima figlia di Henry Emily, il brillante ma tormentato co-creatore dei Fredbear's Family Diner e dei Freddy Fazbear's Pizza. Un uomo geniale, ma segnato da una tragedia che nessuna mente, nemmeno la sua, avrebbe potuto contenere o reggere: la morte della sua seconda figlia, brutalmente uccisa da William Afton, il suo socio e ad un tempo migliore amico. Aurora aveva solo sette anni quando sua sorella fu ritrovata senza vita dietro al ristorante. Suo padre si chiuse nel laboratorio isolandosi da tutti, e consumato dalla perdita e il senso di colpa, si suicidò quando Aurora aveva 13 anni. William Afton non era mai stato un mostro sotto al letto. Piuttosto, Aurora lo vedeva come una presenza oscura, costante, che la osservava da lontano. La sua tragedia, la sua sofferenza, risuonavano in un modo che solo lei poteva comprendere. Non aveva paura di lui, ma sentiva una connessione inquietante tra di loro, come se il suo stesso dolore fosse il filo invisibile che li legava. Due anime perdute, intrappolate nello stesso labirinto di bugie e segreti, incapaci di sfuggire l'uno all'altra.
Questa storia esplora temi oscuri, psicologici e dolorosi, inclusi conflitti familiari, segreti inconfessabili e la lotta tra amore e sofferenza. La figura di William Afton, purtroppo legata alla tragedia e al male, è trattata con profondità e umanità, cercando di esplorare il lato più oscuro della sua esistenza. Se non sei pronto a confrontarti con temi complessi e psicologicamente intensi, questa storia potrebbe non essere adatta a te. È una riflessione sulla natura del dolore, del sacrificio e delle scelte che definiscono chi siamo.
Avevo solo otto anni quando conobbi Dorian Walker.
Era il bambino più silenzioso della scuola.
Quello che nessuno osava avvicinare.
Ma io non ebbi paura.
E fu così che diventai il suo spiraglio di luce dopo tanto buio.
Con il passare degli anni, quel legame crebbe con noi.
Era profondo. Viscerale.
Forse troppo.
C'erano giorni in cui credevo che saremmo stati inseparabili per sempre.
E altri in cui capivo che il suo modo di amarmi...
...poteva distruggermi.
Ma per lui io ero tutto.
Il suo prezioso fiorellino.
Poi qualcosa si spezzò.
Il confine fu oltrepassato.
E Dorian venne portato via da me.
Da un giorno all'altro.
Per quattro anni ho provato a dimenticarlo.
Ero certa che non sarebbe mai più tornato.
Mi sbagliavo.
Adesso è di nuovo qui.
Nella mia casa.
Con lo stesso sguardo.
Lo stesso sorriso.
E la stessa promessa non detta.
La storia non è finita.
E forse... non lo sarà mai.
<<Ciao fiorellino, ti sono mancato?>>