Asya ha vent'anni, vive a Treviso e frequenta il corso di infermieristica. Ma il suo cuore è altrove: da sempre sogna di diventare chirurga pediatrica, un sogno rimasto sospeso dopo il fallimento al test d'ingresso per medicina. Nonostante la frustrazione, ha scelto di iniziare infermieristica, nella speranza di trovare una via alternativa o di riprovare in futuro.
Fin dai primi mesi, Asya stringe un'amicizia immediata e profonda con Irene, una ragazza vivace, sfacciata e leale. Le due diventano inseparabili: Irene è il suo punto di equilibrio, la compagna di risate, di ansie da esame e di confidenze notturne. Con lei, Asya impara a vivere l'università anche con leggerezza e spontaneità.
A metà aprile, Asya inizia il tirocinio in neurologia riabilitativa, un reparto delicato e umano, dove si lavora con pazienti che affrontano difficili percorsi di recupero. Lì conosce Francesco, il suo tutor infermieristico: qualche anno più grande, empatico, ironico, capace di entrare in sintonia con i pazienti in modo autentico. Tra Asya e Francesco si crea subito un'intesa fatta di stima, rispetto... e una crescente tensione emotiva.
Man mano che il tirocinio avanza, Asya si trova combattuta: da un lato il confine professionale che li divide, dall'altro quel legame che cresce ogni giorno. Francesco diventa per lei una guida, un punto fermo, ma anche un motivo di confusione. Si cercano, si evitano, si trovano. E nel frattempo, Asya cresce, affronta le sue insicurezze, scopre che può essere molto più di quello che credeva.
Irene, sempre presente, osserva tutto e sostiene Asya con lealtà e ironia. Non giudica, non forza. È semplicemente lì. Un'amicizia solida, fatta di comprensione e libertà.
Col passare dei mesi, tra scelte professionali, decisioni personali e l'amore che nasce nei luoghi più improbabili, Asya dovrà chiedersi: cosa significa davvero "realizzarsi"? E se l'amore entrasse nel disegno del destino, sarebbe un ostacolo o una spinta?
Evelyn ha sempre visto il mondo per quello che era: ordinario, privo di segreti. Non aveva mai sospettato che potesse celare qualcosa di magico. Ma la magia, per lei, non è un dono... è una condanna.
Hevelion sembra una cittadina qualunque, ma nasconde un'altra realtà, visibile solo a pochi. Non si tratta di un privilegio, ma di un marchio: coloro che riescono a vederla sono legati a un destino oscuro. Non è una scelta, ma una condizione scritta nelle loro anime. Un legame con qualcosa che esiste da sempre, che li ha resi diversi, incompleti.
Esiste un'Accademia, l'unico luogo dove queste anime possono apprendere la verità. Non è una scuola, ma un limbo fuori dal tempo, creato per coloro che sono destinati a vagare in eterno tra la vita e la morte. Il loro ciclo è spezzato, la loro essenza intrappolata. Qui si impara a convivere con ciò che si è... o a soccombere.
Ma c'è solo un piccolo problema: per entrare bisogna morire... e rinascere.
Evelyn non sa nulla di tutto questo. Non sa che la sua stessa esistenza è il frammento mancante di un enigma più grande. E soprattutto non sa che qualcuno la sta aspettando.
Nathaniel è già passato attraverso la morte, troppe volte per ricordarle tutte. Per lui, il tempo non è più lineare e il passato si mescola con il presente. Ma quando i suoi occhi si posano su Evelyn, qualcosa cambia. Lei non dovrebbe essere lì. Lei non dovrebbe esistere. Eppure, per la prima volta, lui sente di poter essere libero.
Ma per spezzare il ciclo qualcuno dovrà pagare il prezzo più alto.