
«Mi ha chiesto di scrivere. Di mettere tutto nero su bianco, come fosse terapia. Ma io non so se quello che scrivo è vero o se lo sto creando sul momento, mentre lo leggo. Lei mi ha chiesto chi sta parlando, e non le ho saputo rispondere. Io non lo so chi sta parlando. Forse nessuno. Forse tutti.» Dante Vorn vive da solo. Trent'anni, una biblioteca come rifugio, e il silenzio come unica abitudine. Quando l'unico legame affettivo della sua vita scompare, qualcosa inizia a sgretolarsi. O a ricomporsi? Le sedute con lo psichiatra diventano sempre più scombussolate, mentre le pagine del diario si riempiono. Ma non sono confessioni, sono istruzioni. Non sono ricordi, sono frammenti. Nel silenzio della sua casa, Dante scrive. E qualcosa - o qualcuno - inizia a muoversi. Un thriller psicologico disturbante, un horror sottile e spietato, un viaggio dentro la mente di un uomo che non sa più distinguere ciò che è vero da ciò che è nella sua mente.All Rights Reserved
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