♥ - TRAMA:
Aprile 2020. New York è ferma. Le strade sono silenziose, gli sguardi nascosti dietro le mascherine.
Sebastian, da solo nel suo appartamento, scende all'alimentari sotto casa per una cosa sola: i suoi cereali preferiti. Ha bisogno di qualcosa di familiare, anche solo per colazione.
Gwen ha avuto la stessa idea. Capelli raccolti, sguardo deciso, cammina rapida tra gli scaffali. Ha una lista in testa e poca pazienza. Arrivano allo stesso pacco di cereali nello stesso istante. È l'ultimo.
Lei lo guarda. Lui alza le sopracciglia. Ne nasce uno scambio leggero, tra ironia e disinvoltura, in cui Gwen cerca di convincerlo a cedere. Ma prima ancora che finisca di parlare, Sebastian le dice che va bene così. E le lascia l'ultimo.
Lei resta sorpresa. Non tanto per il gesto, quanto per il modo. Gentilezza vera, rara. Gli dice grazie, poi si salutano. Sembra finita lì.
∼∼∼
♥ - Questa è una one shot su Sebastian Stan, l'ho scritta per me e per una mia amica, ma se vi piace Seb... beh, allora è automaticamente anche per voi! Spero vi piaccia.
Buona lettura!
(づ ̄ ³ ̄)づ⊂(・ω・*⊂)
HARRY POTTER FANFICTION || COMPLETA.|| IN REVISIONE.
|| VINCITRICE WATTYS 2018 ||
-Categoria: I maghi del fandom.
|| VINCITRICE CONTEST OF WATTPAD||
-Concorso stories.
||VINCITRICE THE STARS AWARDS 2019||
-Categoria: Fanfiction.
Erano il bene e il male, angelo e demone, positivo e negativo. Tutto ciò che era diverso. Eppure erano così diversi da scontrarsi, ma così necessari per completarsi; la fiamma del coraggio di lei avrebbe bruciato la serpe dannata che viveva in lui. Quella stessa serpe che avrebbe potuto trascinarla giù nelle tenebre con sé, fino a consumarne ogni respiro.
Dal testo:
Lo guardava negli occhi. Quelle iridi argento in cui si infiltravano fili dorati, che sembravano i raggi di un timido sole, le ricordavano tanto il cielo nuvoloso prima di una tempesta.Hermione lo guardava come se fosse la prima volta e timidamente allungò le dita per sfiorare quella pelle diafana, costatandone ancora una volta la morbidezza.
«Tutto questo è tremendamente sbagliato.» gli soffiò il proprio respiro caldo sulle labbra sottili. «Non dovremmo star male in questo modo.»
La guardava, le iridi sprigionavano un coraggio che lui non aveva mai avuto. Gli sembrava di osservare fiamme ardenti crescere sempre di più e poté, nella follia più totale, sentire un calore avvolgerlo come se quelle stesse fiamme lo stessero bruciando.
Draco portò le dita su quelle di lei e con una lentezza estenuante, che fece girare la testa della ragazza, ne sfiorò la superficie.
«Rendi la mia vita migliore e permettimi di stare al tuo fianco. Sono stanco di tutto questo. Cambia la mia vita, Granger.» le rispose con la disperazione di un angelo che per troppo tempo aveva vissuto nell'inferno.
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