Non eri nei miei piani.

Josephine Prise non crede nei finali felici. A vent'anni porta dentro un passato che ha cercato di seppellire: la morte della madre a quindici anni, gli anni vissuti con un padre violento, e infine la decisione di denunciarlo appena compiuti i diciotto. Da allora vive con Ryan, il suo migliore amico, e si tiene lontana da tutto ciò che non può controllare, soprattutto le persone. Frequenta psicologia alla Mount Saint Mary's University.
Trevis Harris, ventidue anni, è tutto ciò da cui Josy starebbe alla larga: quarterback stellare della squadra di football, carismatico, bello da togliere il fiato, pieno di donne e sicuro di sé. Ma anche lui porta addosso un peso che pochi vedono: aspettative familiari altissime, un futuro già scritto, e un'identità costruita su ciò che gli altri si aspettano da lui.
I due si conoscono solo di vista. O meglio, lei conosce lui: è difficile non sapere chi sia Trevis Harris se vivi a Los Angeles e sei al college. Ma a lui Josy non ha mai rivolto nemmeno una parola.
Fino a quella sera.
Quando una cheerleader si infortuna poco prima di un'esibizione dimostrativa estiva, e Ryan - per scherzo o per vendetta - propone proprio Josy come sostituta, la ragazza si ritrova catapultata in mezzo a un campo che detesta, con una squadra che non la vuole e con Trevis troppo vicino per stare tranquilla.
Quello che nasce come una sfida finisce per diventare un intreccio pericoloso di sguardi, battute e silenzi. Trevis si accorge subito che Josy non è come le altre: non ride alle sue battute, non cerca di impressionarlo. Anzi, sembra voler sparire. Ed è proprio questo a incuriosirlo.
Tra allenamenti forzati, conversazioni rubate e ricordi che fanno troppo male per essere condivisi, Josy e Trevis iniziano a conoscersi davvero. Lui la provoca. Lei lo respinge. Ma sotto la superficie, i due iniziano a scoprire che il dolore può riconoscere il dolore, e che forse il vero coraggio non è evitare di cadere, ma fidarsi abbastanza da lasciarsi prender