Story cover for L'estate del liocorno - romanzo by santa_subito
L'estate del liocorno - romanzo
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Complete, First published May 31
Mature
Don't tolerate the intolerant (Karl Popper)
                    	
«Max, ma noi, su una spiaggia, ci siamo mai frequentati?».
«Non mi sembra».
«Io non mi sono innamorata di te impressionata dai tuoi bicipiti e dalla tartaruga in stile Ronaldo?».
«Non so neanche se ti sei mai innamorata, a dire il vero».
Vi presento Maria Carla e Max, la stagionata coppia protagonista di questa storietta.
Lei, inconcludente cronica, dice che quello di buffona è l'unico ruolo sociale che sente congenito alla sua persona. Lui è invece un cinico giornalista di carta stampata, alle prese con l'ostica stesura di un saggio sulla guerra. Con gatta vegana al seguito, mossi dall'illusione di potersi riconciliare con il mondo, i due decidono di prendersi una vacanza solitaria nel borgo fantasma di Simiano di Sopra.
Ma neanche il tempo di disfare le valige, ed ecco che si ritrovano invischiati in un giallo. Di quelli dei quali vanno ghiotte le cronache estive orfane della politica, avete presente? Il rebus della scomparsa di un'abitante del paese. E riemerge un'antica infedeltà coniugale.
In più, a far da contorno: misteriosi ticchettii notturni, gadget fascisti, giornali che si dileguano, uno spione, perfino... Tra l'altro, una stalker pedina Maria Carla e le ortensie che trasporta in borsa sembrano colte proprio nel giardino della loro villa.
E insomma, a un certo punto, uno zelante maresciallo  mette i due malcapitati sotto torchio, come se in quel garbuglio, c'entrassero qualcosa... È una storia che non li riguarda oppure ha a che fare con il misero fallimento della loro vita?
In sogno, il filosofo Marx ammonisce Maria Carla, e per la sua apatia, la condanna alle pene dell'Inferno. Ma lei replica che il mondo, non vuole rivoluzionario: solo trovarci un buco dove cacciar la sua persona. E poi, quando mai s'è visto un comunista tirare in ballo l'Inferno? Allora le ideologie sono davvero sul viale del tramonto... Allora dietro l'angolo, si affaccia davvero la rivoluzione!
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76 parts Ongoing Mature
La donna che amo... Ti chiedo di aver cura di lei. L'hai veduta oggi? Hai ascoltato il tepore della sua stanza ancora chiusa al mattino? Silenziosa magnolia mescolata a sfuggente marsiglia... Metallico acciaio intessuto di lino? E l'hai scorta, alla sera, mentre, assorta, osserva le ortensie fiorite al di là delle finestre della grande sala? E dunque alla fine è come se l'avessi portata con me in fondo, ogni giorno. Mentre cammino, mi sovviene d'osservare il cielo, da lontano si odono le strida dei gabbiani, lo sciacquio del mare e tornando con lo sguardo avanti a me, è come se lei fosse lì, soltanto che io sono mezzo passo dietro a lei... Mezzo passo dietro a lei... Scavare un pertugio temporale, complice la cronologia abbastanza stringente della storia originale, un tassello differente, più o meno plausibile, nella visione conosciuta e limpida, rimasta tale anche quando la mente ed i gesti dei protagonisti si sono avventurati per meandri oscuri. Una storia altra e forse scomoda, nulla di rassicurante, perché una storia rassicurante non serve a molto, solo a girare attorno al "non voler sapere", al "non voler sperimentare". "Per favore non piangere, sono partita in viaggio per vedere il mondo, ti riscriverò raccontandoti le mie avventure", diceva la lettera. Seguiva poi un bellissimo racconto di avventure immaginarie, di viaggi e di fantasia. Elsi leggendo quelle parole suggestive che la rimandavano a luoghi lontani, si sentì immediatamente consolata. Alla fine lo scrittore le regalò una nuova bambola, chiaramente diversa da quella perduta. Ma il suo aspetto diverso venne giustificato da un biglietto: "I miei viaggi mi hanno cambiata". Qualche anno dopo, la bambina trovò un biglietto proprio dentro la sua bambola che diceva: "Ogni cosa che tu ami è molto probabile che tu la perderai, però alla fine l'amore muterà in una forma diversa". Da "Kafka e la bambola viaggiatrice" di Jordi Sierra i Fabra
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