Quel ponte...
Un semplice arco di pietra e ferro, un passaggio che tutti avrebbero potuto vedere come un tramite, un collegamento tra mondi, un sottile filo che unisce le vite, un simbolo di unità e speranza. Eppure, per Etheleen, quel ponte era molto di più: era il suo quotidiano rifugio, il luogo di incontri con gli amici, il punto di ritrovo dove il tempo sembrava fermarsi, dove i sogni prendevano forma tra le chiacchiere e le risate.
Ma un giorno, quel ponte si trasformò in qualcosa di diverso. Quel giorno, il suo sguardo si spense, e il suo cuore si spezzò. Perché quel ponte, che un tempo rappresentava un ponte tra speranze e sorrisi, divenne il luogo del suo dolore più profondo. È lì che tutto finì, là dove i suoi occhi si oscurarono, là dove perse ciò che di più prezioso aveva: la voglia di vivere.
Quel ponte... Ora rimane soltanto un ricordo di sofferenza, un simbolo di ciò che può andare storto, di come un semplice passaggio possa diventare il crocevia di una tragedia silenziosa. Un luogo di dolore e di perdita, che rimarrà per sempre scolpito nel cuore di chi lo ha conosciuto, un monito di quanto può essere fragile il filo che lega le nostre vite.