La sposa di fuoco e sangue

Anticamente, nel regno spietato di Tharven, esistevano sette stirpi magiche, ognuna nata da una divinità primordiale. Oggi, di quelle stirpi ne resta solo una: i Vivefiamma, esseri rari capaci di evocare un fuoco che brucia la magia stessa, annulla incantesimi e distrugge ogni forma di potere.

Nyra, l'ultima Vivefiamma, ha passato tutta la vita in fuga. Fredda, letale, abituata a sopravvivere sola, ha visto la sua famiglia sterminata dai cacciatori magici. Il suo potere è instabile, legato alla rabbia e alla paura - e ogni volta che lo usa, qualcosa dentro di lei si spezza. È temuta, odiata, e considerata una minaccia vivente.

Quando viene catturata dopo un massacro in una roccaforte di frontiera, viene portata incatenata all'Asta delle Reliquie, un evento segreto in cui la nobiltà compra creature magiche rare da usare come armi o trofei.
Kaedor, re di Tharven, stratega glaciale, sovrano temuto per aver conquistato metà del continente, la compra davanti all'intera corte, non come schiava, ma come sposa.
Il matrimonio non è un gesto d'amore, ma un atto di dominio: con Nyra al suo fianco, Kaedor mira a schiacciare i suoi nemici e a risvegliare un'arma leggendaria, un potere antico che solo il fuoco di una Vivefiamma può scatenare.

Ma Nyra non è un'arma. Né una moglie.
Sfida Kaedor, tenta di fuggire, di ucciderlo, giura che lo brucerà.
Ma il re non si lascia intimidire. Sa che per conquistare una fiamma così selvaggia non bastano catene o ordini.
Vuole che Nyra scelga di stare al suo fianco, non perché costretta, ma perché libera.
I due si studiano, consapevoli che solo un'intesa autentica può domare il fuoco e il gelo che portano dentro.
Ma più Nyra resiste, più scopre la fragilità dietro l'armatura di Kaedor: un uomo segnato dalla guerra, dalla solitudine, disposto a rischiare tutto per salvare ciò che ama.