Lui, numero 10 della Juventus, in campo gioca come vive, con visione, istinto e la calma feroce di chi porta il peso dei sogni sulle spalle senza mai farli pesare agli altri.
E lei, studentessa di psicologia.
Ama la pioggia perché solo sotto ad essa, dice, le persone mostrano davvero chi sono, non hanno maschere e travestimenti.
Cammina accanto a lui come un temporale gentile: silenziosa, intensa, inafferrabile. Eppure è l'unica capace di vedere la persona che c'è dietro il calciatore, l'anima dietro il controllo, perché dove lui corre, lei resta, e dove lei trema, lui le tende la mano.
E forse, è proprio in questo equilibrio instabile che hanno imparato a riconoscersi senza bisogno di parole.
Se dovessero chiedere a Ginevra di parlare del destino, probabilmente raccontarebbe di lei e Kenan.
Di come, quella sera allo Juventus Stadium, il suo telefono che le era caduto a terra avesse fatto sì che i loro sguardi si incrociassero, quasi per caso.
E di quella notte, quando si era ritrovata a dargli una mano con la gomma dell'auto bucata, senza che nessuno dei due avesse mai sentito parlare dell'altro.
Due estranei che si trovano nel posto giusto, al momento giusto. Per Ginevra, era impossibile non credere che fosse destino.
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Pubblicata su Wattpad il 19/05/2024 da @afrodisijaco