Fanfiction su Teen Wolf.
Beacon Hills, un luogo da tanti misteri, è riuscito a imprigionare nel suo bosco l'anima di una nuova arrivata. Nel frattempo Lydia, cerca aiuto in un mostro. Vuole ottenere delle risposte, vuole capire come controllarsi. E l'unico che vuole aiutarla ed è il diavolo in persona. Peter Hale. Scott sembra invece attratto dalla nuova omega, Elizabeth, ma dentro di se custodisce ancora il ricordo di Allison. Qualcosa di grande si sta muovendo in città, qualcosa che ha a che fare naturalmente con il branco di Beacon Hills.
-''Strinse a sè i fianchi fragili della giovane banshee. L'unico bacio che in tutta la sua vita aveva significato qualcosa. L'unico sentimento che era stato in grado di rompere la sua cattiveria. Non l'abbracciava, non ne era capace. Si limitava a strette quasi crudeli, ma Peter non riusciva a dimostrare di amare in nessun altro modo. Lydia teneva le braccia sulla sua schiena. Era pazza. Pazza perchè amava un mostro.''-
-''So che l'amavi. Amavi il modo in cui ti guardava. Il modo in cui ti baciava. Il modo in cui ti sfiorava. Ogni singolo dettaglio. Allison era parte di te. Ma non puoi nasconderti in un ricordo per sempre. Apri gli occhi. Si ricomincia. Tu sei il mio Alpha, la persona che mi ha salvata. Sei forte, Scott.''
-''Non sono stato io a trovarti. Io non ho più voglia di essere forte, perché non lo sono.''
-''Ma sei stato tu a prenderti cura di me. Ad assorbire il mio dolore, a donarmi respiri più forti facendo in modo che non siano stati gli ultimi. Non avere paura dell'amore. Puo' ferirti, lo so. Ma meglio essere feriti che vivere senza un punto di riferimento. Senza la persona che sa come farti sorridere, come farti soffrire e come farti sentire importante. Fatti amare, perchè desidero farlo.''
Eterocromia. Ecco la cosa che mi ha distinta da sempre.
Quei bisbigli dei bambini appena passi che ti definiscono una "strega" o una "fata" oppure i rifiuti dei ragazzi perchè "i tuoi occhi mi fanno paura".
Si passa la vita a cercare un'equilibrio ed io perdo già in partenza: un occhio verde e un occhio azzurro.
Nonna ha sempre detto che è stato un segno del destino, un segno che io alle regole non ci sarei mai stata. Mi fanno sentire in trappola, bloccata e imprigionata. Ho bisogno di fare tutto a modo mio e di ascoltare solo me stessa. Io mi do le regole. Io decido.
Questa è stata la mia filosofia di vita per tanto tempo, prima che la gente cominciasse a sbattermi porte in faccia dandomi della viziata.
Quando la scuola ha cominciato a chiamare nonna per il comportamento ho capito che era il momento di mettermi dei paletti e di trovare un equilibrio tra ciò che era giusto e ciò che era sbagliato.
Gli occhi però sono l'unica cosa che resta ancora come prima. L'unica cosa che un equilibrio non lo troverà mai. Ed è bello così.