Se prendiamo le distanze dalle chiacchiere, siamo solo organismi di passaggio su questo mondo.
E c'è questo bisogno disperato di credere e allinearsi a storie che ci facciano sentire bene, che ci suggeriscano un motivo che giustifichi in qualche modo la nostra breve esistenza, la nostra fatica.
Può essere una storia così importante da darci l'impressione che rimarrà dopo di noi. Una storia che forse ha addirittura a che fare con l'essenza stessa dell'universo. Ma possono anche essere storie piccole e fragili, misere per altri, ma alle quali ci attacchiamo con tutte le nostre forze. Perché, nonostante il parere contrario del mondo, siamo convinti di aver trovato una via... una cosa nostra.
Queste storie possono diventare importanti, ingombranti, dirigere le nostre azioni, spingerci ad amare e a odiare, a credere o a distruggere, a far bene o a far del male.
E diventa spaventoso dover tornare fuori dalle chiacchiere e intuire che queste storie non sono altro che 'etichette' delle quali abbiamo disperatamente bisogno, che vogliamo (o dobbiamo?) indossare; etichette che ci promuovono ad articoli commerciabili e vogliosi di esposizione; articoli anonimi e tutti uguali, in fondo.
Al suo compimento, questa antologia di racconti brevi (qualcuno lungo) conterrà cento storie di 'etichette'. Sono racconti che rientrano nella categoria del fantastico, o vi si avvicinano per attrazione naturale. Troverete storie dell'orrore, con il mostro e il soprannaturale. Ma troverete anche storie fiorite su dolorose solitudini, ripensamenti, amare intuizioni e semplici situazioni di vita quotidiana. Tutte con la prospettiva disturbante di scoprire la stessa medesima biologia - lenta, indifferente, uguale - sotto il mondo vario, emozionante e fracassone delle etichette.
ATTENZIONE: LA STORIA NON È MIA, MA LA TRADUZIONE DELL'ORIGINALE.
His eyes were dark, hungry, determined.
It was easy to tell he knew how scared she was as a smirk crept on his face.
"W-What do you want from me?" Bella asked boldly.
He then gripped her waist, forcing her back into the lockers.
Everyone heard, but didn't dare to cross his path.
"I want you."
I suoi occhi erano scuri, famelici, determinati.
Era evidente che sapeva quanto fosse spaventata mentre un sorriso compiaciuto gli attraversa il volto.
"C-cosa vuoi da me?" Chiese Bella coraggiosamente.
Allora l'afferò per la vita, forzandola contro gli armadietti.
Tutti sentirono, ma nessuno ebbe il coraggio di incrociare il suo cammino.
"Ti voglio."