── 𝗶𝗻𝘁𝗿𝗼𝗱𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 ꈍ◡ꈍ
| • ci sono momenti in cui senti il mondo scorrerti addosso senza toccarti davvero.
Parole che ti passano attraverso, sguardi che ti attraversano senza fermarsi. e tu, lì, a chiederti se qualcuno si accorge di quanto stai lottando per restare intero.
• non sempre è rumore, sai.
• a volte il dolore è silenzioso, lento, ti cresce dentro senza fare scena. e impari a nasconderti bene - a sorridere al momento giusto, a sembrare forte abbastanza da non preoccupare nessuno. ma la verità è che, sotto la superficie, ci sono crepe. e da lì entra tutto. il freddo. i ricordi. e a volte, se sei fortunato, anche un po' di luce.
• questo non è un libro sull'amore. è un libro sulla speranza di essere visti davvero, almeno una volta, senza dover gridare.
• è per chi si sente troppo, o mai abbastanza.
• per chi ha un cuore che batte piano, ma ama forte.
• e se ti ci ritrovi, anche solo un po', allora questa storia è anche tua.
𐔌 . ⋮ 𝙥𝙚𝙧𝙘𝙝𝙚́ 𝙡𝙖 𝙝𝙤 𝙨𝙘𝙧𝙞𝙩𝙩𝙖 ? ֹ ₊ ꒱
• ho scritto "𝚝𝚛𝚊 𝚕𝚎 𝚌𝚛𝚎𝚙𝚎, 𝚕𝚊 𝚕𝚞𝚌𝚎" perché avevo bisogno che qualcuno sentisse quello che provo, anche solo per un attimo.
• perché ci sono emozioni che non si spiegano facilmente: l'amore che diventa dipendenza, la solitudine che si incolla addosso anche in mezzo alla gente, la depressione che non ha un volto preciso ma cambia il modo in cui si guarda il mondo.
• scrivere questa storia è stato come svuotarmi il petto, parola dopo parola, nel tentativo di trasformare il dolore in qualcosa di leggibile. non bello. non facile. ma vero.
• se leggendo ti ritrovi, anche solo in una frase, allora forse non siamo così soli.
• questo non è un libro per chi cerca risposte. è un libro per chi vuole sapere che qualcun altro ha fatto lo stesso viaggio, inciampando, ca
Quello che stai per leggere non è un romanzo.
Non ci sono eroi, non ci sono trame studiate, né finali a effetto.
Questo libro è una raccolta di pensieri, sfoghi, crisi, riflessioni, ossessioni.
Sono pagine scritte in momenti veri, in cui avevo bisogno di parlare ma nessuno ascoltava.
E allora ho scritto. Per non svanire. Per non impazzire. Per restare.
"Io c'ero" è diviso in due parti:
la prima è la discesa.
Ogni capitolo è un frammento di dolore, rabbia, ansia o solitudine.
La seconda è la risalita.
Gli stessi capitoli, ma ribaltati: la controparte positiva, quella che racconta la crescita, il respiro, la luce che si intravede anche nei giorni di merda.
Non troverai frasi da Instagram, né motivazione da quattro soldi.
Troverai verità, anche quando fa male.
Troverai me, con tutti i miei difetti, ma anche con tutto il coraggio che ho messo per non mollare.
Se ti senti perso, questo libro non ti dirà dove andare.
Ma ti farà compagnia nel buio.
E magari, in qualche riga, ti sentirai meno solo.